Report CSI Telecomunicazioni: i trend principali dell'edizione 2022-2023

Competitive Data ha completato l’analisi dei bilanci delle società di capitali appartenenti al settore delle Telecomunicazioni per il triennio 2019-2021.

 

FATTURATI IN CRESCITA

Il  fatturato aggregato delle prime 225 aziende del settore Telecomunicazioni registra una crescita del +7,5% nel 2021, con le regioni Nord Est che mettono a segno una performance del +28,6%, seguite con molto distacco dalle regioni del Centro in rialzo del +12,6%, ed ancora più distanziate le regioni del Nord Ovest (+6,4%), ed infine le regioni del Sud e Isole in frazionale aumento del +0,7%.

 

AREA GEOGRAFICA FATTURATO 2021
(migl. euro)
NORD OVEST 34.328.373
NORD EST 1.389.635
CENTRO 4.320.331
SUD E ISOLE 1.229.775
TOTALE 41.268.113
 

 

All’interno dei cluster di fatturato sono le aziende con fatturato superiore ai 30 milioni di euro a primeggiare (+7,7%), seguite dalle aziende con fatturato compreso tra 10-30 milioni di euro in progressione del +6,0%; chiudono in controtendenza le imprese con fatturato inferiore ai 10 milioni di euro, in flessione del -2,0%.

 

VALORE AGGIUNTO IN CALO CON DISTINGUO

L’analisi del valore aggiunto ci restituisce un quadro più complesso, e dalle differenze macroscopiche tra un’area territoriale e l’altra. A livello generale il valore aggiunto cumulato fa segnare una contrazione del -9,4%, tuttavia le regioni del Nord Est mostrano una crescita del +17,9%, quelle del Sud e Isole del +12,3%, seguite dalle regioni del Centro con il +5,0%; sono quindi le aziende del Nord Ovest, con il loro peso, a trascinare al ribasso il valore aggiunto con una performance negativa del -11,4%.

 

RISULTATI IN PERDITA

Il peso delle aziende del Nord Ovest si riflette anche sui risultati di esercizio, facendo virare in rosso il 2021 per 7.159.456.000 euro (il 2020 è stato in utile per 8.257.480.000 euro).
L’incidenza percentuale delle perdite sul fatturato è pari al 17,3% nel 2021.

 

GLI INDICI DI REDDITIVITA'

Aggregando i bilanci delle società che realizzano nel settore delle telecomunicazioni una quota superiore al 50% dei ricavi si ottiene il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.

  • Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci. Il ROE medio nel 2021 cala al 2,4%, era pari al 5,4% nel 2020.

  • Il ROI, Return on Investment, è il Risultato operativo (ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi) sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica). Il ROI medio nel 2021 è stato pari al 3,2%, contro il 6,6% del 2020.

  • Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite. Il ROS migliora nel 2021 attestandosi al 4,9%, era il 4,1% nel 2020.

Situazione di miglioramento anche per L’EBITDA margin che nel 2021 si attesta al 9,5%, contro l’ 8,5% del 2020.

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RISCHIO FINANZIARIO 

Il rapporto di indebitamento, o Leverage, nel 2021 risulta in leggero miglioramento, attestandosi a 1,5, era 2,3 nel 2020.


Situazione di stabilità per gli oneri finanziari che si mantengono pari allo 0,7% del fatturato.

 

Acquista il report completo con:

  • il bilancio medio settoriale nel triennio 2019-2020-2021: calcolato aggregando le aziende con una percentuale di specializzazione nel settore superiore o uguale al 50% del fatturato totale, con fatturato significativo, e attive in tutti gli esercizi considerati;
  • il bilancio medio delle aziende Top Performer nel triennio 2019-2020-2021: calcolato estrapolando e aggregando dal bilancio somma di settore un sotto-campione di aziende accomunate da indicatori di redditività più che soddisfacenti;
  • gli indicatori medi settoriali per regione;
  • il ranking delle prime 250 aziende per 31 indicatori economici e finanziari nel triennio 2019-2020-2021: ROA, ROI, ROS, ROE, Ebitda, Ebitda margin, indice di liquidita’, margine di disponibilita’, indice di indebitamento a breve termine e lungo termine, rapporto d’indebitamento, copertura delle immobilizzazioni finanziarie, indice di indipendenza finanziaria,  debt/equity, debt/ebitda, margine di tesoreria, margine di struttura, capitale circolante netto, indicatori della gestione corrente, rotazione capitale investito, rotazione capitale circolante lordo, giacenza media delle scorte, durata media dei crediti, durata media dei debiti, indicatori di produttivita’, ricavi netti, ricavi pro-capite, valore aggiunto pro-capite, costo del lavoro pro-capite. Nel ranking le aziende vengono messe a confronto anche con la media settoriale ed i top performer per ciascun indice, per avere una vista immediata di chi ottiene le performance migliori per ciascun indice;
  • il bilancio riclassificato di ciascuna azienda nel triennio 2019-2020-2021, con 31 indicatori economici e finanziari: la riclassificazione dei bilanci, ufficialmente depositati presso le camere di commercio di competenza e di pubblico dominio, avviene secondo la disciplina e le consuetudini comunemente accettate dal mondo accademico e professionale in materia di principi contabili;
  • le operazioni straordinarie per l’intero settore;
  • l’anagrafica completa di ciascuna azienda con gli azionisti, le percentuali di possesso, e le partecipazioni detenute in imprese controllate e collegate.

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